Gran debutto Azzurro a Parigi
Dopo la tre giorni parigina si può affermare che il fioretto maschile italiano scoppia di salute, le attenuanti per la gara a squadre ci sono tutte (continua...)
Il semaforo verde è scattato, la Coppa del Mondo 2013 di fioretto maschile è iniziata. Molti erano gli aspetti che rendevano quest'appuntamento particolarmente appetitoso.
Sono volato anch'io a Parigi come faccio abitualmente per seguire i miei atleti Edo Luperi e Tommy Lari impegnati nelle gare individuali ed ero ovviamente curioso di osservare quali sarebbero state le condizioni di partenza per entrambi, visto che l'ultimo periodo, soprattutto per Edo, è stato parecchio turbolento. Ma una volta tanto a solleticare la mia curiosità c'erano anche altri aspetti, uno su tutti: osservare le reazioni dell'ambiente dopo l'appello dei ragazzi rivolto ai media per scongiurare l'addio del vecchio CT Stefano Cerioni, conclusosi con la nomina di quello nuovo Andrea Cipressa, per tutti "Cippo".
L'Italia ha mostrato due facce, una bellissima nella giornata di sabato dove oltre alla vittoria di Andrea Baldini e il bronzo di Giorgio Avola (sconfitto da Baldini), sono arrivati i piazzamenti di ben altri quattro italiani nei primi sedici tra cui Cassarà, Aspromonte, Biondo rispettivamente 5°, 6°, 8° e Edoardo Luperi 13°. La faccia della domenica, invece, non è stata senz'altro all'altezza di quella del sabato, tantomeno del blasone conferito dal titolo olimpico conquistato sei mesi prima. La sconfitta, sopraggiunta per di più dalla Russia, ancora orfana di Cerioni in panchina, non va però presa come niente di più di una sconfitta subita in un momento innocuo, al termine di una due giorni comunque sia molto intensa (soprattutto il primo), nella quale sarebbe stato davvero troppo chiedere di spendere energie nervose che è meglio conservare per gli appuntamenti successivi.
Il nuovo CT mi è apparso sicuro del fatto suo e ben consapevole del valore dei suoi atleti, che sinceramente mi sono sembrati accogliere tutti volentieri le sue indicazioni, in un clima che pare non aver subito nessun contraccolpo al suo equilibrio, nonostante i recenti fatti potevano far presumere che qualcosa si sarebbe potuto incrinare. Segno di una nazionale forte e composta da veri professionisti.