Scuola e Sport un binomio che va salvaguardato
Con la lezione di ieri, in compagnia di Simone Vanni e Andrea Baldini, ho concluso il segmento didattico sulla scherma a favore degli studenti della 1^E del Liceo Sportivo Enriques di Livorno (continua...)
Posso tranquillamente affermare che ieri, abbiamo concluso in bellezza. Grazie a Simone e Andrea, campioni straordinari in pedana che ieri, grazie alla loro affabilità, hanno saputo trasmettere agli studenti del Liceo, delle preziose nozioni e svariate perle esperenziali, sul loro trascorso di atleti promettenti e studenti alle prese tra compiti e interrogazioni fino alle evoluzioni che hanno poi avuto le loro carriere per arrivare al presente dei giorni nostri, in cui Andrea continua ad essere un pilastro della squadra nazionale e Simone, che, grazie allo sport, vede adesso materializzarsi la concreta possibilità di poter continuare ad investire nella scherma come Maestro di altri futuri talenti della nostra amata disciplina.
Questo, che ieri si è potuto apprezzare tra le mura dell'aula Magna del Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo, è un po' l'essenza che ho voluto trasmettere durante i due mesi di docenza sulla scherma che ho sostenuto, con una classe che ha dimostrato - almeno a me - di avere grandi numeri, sia sportivi, per i risultati già conseguiti da alcuni elementi, sia perchè, essendo una classe eterogenea dal punto di vista delle discipline praticate dai suoi alunni, mi ha dato modo di constatare che, laddove le esperienze sportive sono le più diverse tra loro, la possibilità di accrescere il contenuto culturale è assai maggiore.
E questo, in sostanza, è la vera misson dell'indirizzo sportivo del Liceo, che vuole sì, creare le condizioni di studio migliori, a tutela dei ragazzi che già sono fortemente impegnati dal punto di vista agonistico, ma si prefigge anche di formare attraverso l'accrescimento culturale sportivo, quelle figure che un domani - magari tra dieci/quindici anni - potranno inserisi nel mondo dello sport a tutti i livelli con delle credenziali e delle professionalità che dovrebbero arginare il fenomeno dell'improvvisazione che nel mondo dello sport nostrano dilaga a tutti i livelli.
Da qui, per me si è trattato di una esperienza gradevole, molto stimolante che mi ha arricchito e nella quale credo molto per il futuro.
A tal proposito, voglio ringraziare le persone e le strutture che sono state fondamentali per la buona riuscita di questo percorso, tra cui il Liceo Enriques, le Fiamme Oro e l'Accademia della Scherma Livorno e tra gli altri, il Prof. Marcello Manuli, la Prof. Monica Isolani e il M° Massimo Paganucci